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Intervista a Massimo Ambrogi, responsabile scuola hockey Diavoli Sesto

Il tecnico rossonero si racconta, tra obbiettivi personali e continue sfide per far crescere e migliorare i futuri campioni di domani.

L’hockey attira sempre di più bambini e ragazzi, lo dimostrano anche i numeri dei tesserati rossoneri in continuo aumento: perché questo sport piace così tanto?

Le attività proposte in pista hanno un approccio fondamentalmente ludico.

Attraverso il gioco possiamo avvicinare i piccoli pattinatori alle prime richieste tecniche utilizzando però un linguaggio adatto alla loro giovane età.


Da inizio settembre a oggi come state impostando l’attività della scuola hockey?

Gli obbiettivi a cui puntiamo sono i basilari del pattinaggio, come per esempio lo scivolamento e successivamente l’equilibrio. Una volta acquisite queste basi i ragazzi saranno in grado di gestire il bastone in modo più agile potendo cominciare ad affrontare i primi schemi di gioco.


Che obbiettivi ti sei dato a livello personale e in qualità di referente della scuola hockey?

L’obbiettivo che mi pongo sempre è quello di trasferire nei piccoli futuri atleti lo stesso amore e passione che ho io per questo sport.

Come referente cerco sempre di avere uno sguardo a lungo termine lavorando per ottenere un vivaio sempre numeroso per favorire i possibili passaggi di categoria. Questo si ottiene attraverso il dialogo con i ragazzi e con le famiglie, fungendo da punto di riferimento in questa loro esperienza agonistica.



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